23 feb 2011

La mia Jacuzzi sta con Gheddafi (è che ero tanto stressato dal logorio della vita moderna)

Se c’è una cosa che mi fa schifo è l’ipocrisia. E la bontà. Da alcune settimane ci siamo tutti scoperti, patrioti della libertà, della democrazia e della rivoluzione. Per la primavera estate, dopo che l’ultimo disco di Lady Gaga a quanto pare è scadente si prevede che questo sarà lo stile vincente. Ed eccoci a scoprire che Mubarak era un dittatore, Gheddafi non ne parliamo neanche, e che in tutti i paesi medio orientali che si affacciano sul mediterraneo c’erano insopportabili regimi che affossavano i diritti umani. Mannaggia! Nessuno però che si ricordi che quei regimi erano stati voluti, protetti e finanziati da noi. Che ci piaceva tanto andare a inumidire i nostri costumi da bagno a Sharm-El Sheikh proprio perché non era l’Iran. Che erano il baluardo contro il terrorismo islamico, grande nemico dell’Occidente nelle collezioni autunno inverno e primavera estate, di alcuni anni fa (con grande esito). Da alcuni giorni il prezzo del petrolio (quello che consumiamo noi) sta salendo alle stelle, segno evidente che quello che sta succedendo non è a nostro vantaggio. Però poco conta. In questo mondo emozionale e “carino”, e “grazioso” e “pucci pucci”, l’importante è essere sempre dalla parte dei buoni. Così, dopo decenni di controllo su questi paesi al solo scopo di fare i nostri interessi (che è da stronzi e da cinici ma che è qualcosa), in un batter d’occhio eccoci trasformati in paladini della libertà. Non è che mi sia simpatico Gheddafi che bombarda i manifestanti (anche se bisogna riconoscere la radicale originalità), ma non sono disposto a dimenticarmi che il petrolio e il gas che compravamo da lui l’ho utilizzato per illuminare la mia cenetta macrobiotica, vedermi i personaggi di un film di Ingmar Bergman che affrontano la problematica del “silenzio di Dio” e rammollirmi nella mia Jacuzzi. E me ne sono altamente fottuto da dove veniva tutta quella energia di cui necessitavo (è che ero tanto stressato dal logorio della vita moderna e queste cose mi rilassavano… sapete?).
Detesto l’ipocrisia perché l’ipocrita guarda sempre agli altri e mai a se stesso. Giudica, pontifica, ha sempre una parola su ogni argomento. E qualsiasi cosa succeda lui è sempre al di sopra e al di fuori da questi giudizi. E allora sai che vi dico? Io faccio parte di un sistema economico, culturale e sociale tra i più egoisti e cinici che si sia mai visto sulla faccia della Terra. Ci vivo dentro, ne approfitto e ci gozzoviglio. Pero almeno mi rimane quel barlume di dignità di riconoscerlo. Di prendermi in questa storia il ruolo del cattivo. E di dire: porca miseria è finita la pacchia. Se ne so accorti che li sfruttavamo.
L’altro ieri per strada una bella ragazza mi ha fermato invitandomi ad associarmi a una ONG umanitaria per adottare a distanza un piccolo e graziosissimo bambino africano. Secondo voi che cosa gli ho risposto?

2 comentarios:

  1. valerio jerry23 febrero, 2011

    concordo. "porca miseria è finita la pacchia. Se ne so accorti che li sfruttavamo....."

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