Trova (lettera)


Trova nella risacca dell’onda, che sposta e rimette la sabbia dove era, il tempo di pensare. Trova nella nuvola passeggera, il filo di un ricordo. E nella macchina che corre sulla litoranea, l’allegria del primo bacio. Trova nel pezzo di bottiglia arrotondato dal mare, il verde di due occhi. Nei pomeriggi in spiaggia, il silenzio dei tuoi errori. Trova in un boccone di pesce fresco, la gioia della gioia che puoi dare. Trova nella scia della nave, che va sicura, la voglia di viaggiare. Trova nel capriccio del mulinello, la dolcezza dello smarrimento. E nella vela, che sbatte e non riesce a gonfiarsi, il senso dell’umorismo. Trova nell’isola che si allunga nell’ultimo promontorio, la forma di una mano (e immagina che indichi qualcosa). Trova nel sole accecante delle 3 del pomeriggio, l’ombra di un bambino che aspetta di fare il bagno e non conosce la noia. E in una piccola finestra aperta, l’odore di dolci appena cucinati. Trova nel gabbiano che vola paziente, la fiducia nel tempo. E nel sapore della mandorle, la voglia di giorni canditi. Trova nel bicchiere di acqua trasparente, l’inganno del cielo che rende blu il mare (e ridici!). Trova nell’odore aspro delle reti in secca, l’importanza dei ricordi. E nel pianto del neonato che si oppone al suo primo bagno (e come se si oppone!), la voglia di andare avanti. Trova nella roccia che scivola sotto l’acqua, e cambia colore e forma, il senso di qualcosa che ti sfugge. Trova nel borbottare del peschereccio che si allontana, la serenità. E nella barca, azzurra e bianca, tirata sulla spiaggia, l’occasione di giocarci intorno.

Roma, 13 agosto 2005 (al piccolo Alessandro)

Antonino Pingue © 2010 Todos los derechos reservados.

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